
Budino al Cioccolato
12/12/2020
Gnocco Fritto
11/01/2021Quando Beppe mi ha chiesto di scrivere un aneddoto su Nano, sapevo già che avrei avuto soltanto “l’imbarazzo della scelta”, tanto è stata intensa la sua pur breve vita. Certo è che in tutti i ricordi che via via riaffioravano alla memoria prendevo atto che quasi tutti avevano un comune denominatore: il cibo, la buona tavola, il piacere della convivialità anche se semplice e casuale, tuttavia sempre, tassativamente in buona compagnia, come ad esempio pane, salame e lambrusco gustato seduto con due amici capitati per caso a trovarlo, ed un tavolino sistemato per l’occasione nel vicolo retrostante la salumeria.


A conferma di quanto apprezzasse i piccoli piaceri della vita, condivisi con le persone che più amava, ricordo che un giorno mi disse: “Laura, un incasso in meno in hosteria può cambiare la vita?” “Certo che no!” risposi, curiosa di sapere cosa stava meditando “Domani non prendo prenotazioni, ci sediamo in hosteria e ci ritagliamo un po’ di tempo per noi!” Seguiva qualche telefonata ad uno o due amici, che sapeva particolarmente assorbiti dal lavoro e con loro ci si sedeva nel nostro spazio, nel quale ovviamente non mancavano tagliatelle, salumi e buon vino. Spero che alcuni possano riconoscersi in quanto ho raccontato e rinnovare così un piacevole ricordo.
Da parte mia desidero che a Nano giunga uno speciale ringraziamento quanto pur essendo stato un uomo di grandi progetti e che molto ha osato nella vita, mi ha insegnato a godere delle piccole cose e, soprattutto, come moltiplicarne il piacere condividendole con le persone che ami.
